Domenica, 01 Febbraio 2015 16:25

Olio di argan: i metodi di lavorazione

Si è parlato di argania spinosa, l'albero dell'argan. Si è parlato delle proprietà in cucina di quest'olio. Ma come si produce esattamente? Quali metodi vengono utilizzati per la creazione di questo famosissimo "oro del deserto"? Come già detto, l'olio si ricava dalle mandorle estratte dai noccioli del frutto dell' Argania Spinosa. Anticamente l' olio di Argan veniva prodotto manualmente, ma visto il continuo aumentare della richiesta verificatasi, c'è stata una sorta di rivoluzione industriale,  sono quindi nate (nella zona del Nordafrica) numerose industrie e cooperative di spremitura meccanica, semi meccanica e industriale, in grado comunque di offrire un olio di altissima qualità, con certificazioni di origine biologica, a prezzi molto più sostenuti. Qualcuno potrebbe domandarsi se questo cambio di metodo (da manuale a meccanico/semi meccanico) abbia avuto un0influenza negativa sull'olio e sulle sue proprietà: la risposta è no. Gli scienziati, che da anni si dedicano alla caratterizzazione e all' analisi dell' olio di argan, hanno dimostrato che le proprietà benefiche non cambiano a seconda dei metodi di estrazione utilizzati.

 

Lavorazione a mano dell'olio di argan

 

Esistono comunque diversi metodi di estrazione dell' olio di Argan ma i più importanti e conosciuti sono 2:

 

Estrazione dell'olio di argan tramite metodo tradizionale

Una buona parte dell'olio di Argan attualmente presente sul mercato viene ancora prodotto a livello artigianale. Sono soprattutto le cooperative formate da donne che se ne occupano. I frutti di argania spinosa vengono raccolti e successivamente viene rimossa la polpa che sta attorno alla noce centrale. Ciò che viene scartato viene utilizzato come alimento per il bestiame. La noce, appena liberata dalla polpa, viene frantumata a mano tramite pietre. Viene poi rimosso il seme (o i semi, alcune volte) dal suo interno. Questi semi vengono fatti tostare. Questa operazione determina il tipico odore dell'olio di Argan che ricorda quello delle arachidi. Dopo la tostatura i semi vengono tritati insieme ad un po' di acqua all'interno di una macina di pietra sino ad ottenere una sorta di pasta, detta Malaxage. Questa pasta viene poi strizzata con le mani fino a quando fuoriesce l'olio, che viene raccolto. La pasta rimanente, ricca in oli e sostanze nutritive, viene anch'essa utilizzata per nutrire il bestiame. Tutto il procedimento produttivo arriva a superare le quindici ore. L'olio prodotto secondo questo sistema tradizionale riesce a mantenere inalterate le sue proprietà per un periodo che non supera i 3-6 mesi. Per questo le famiglie ne producono di volta in volta secondo i propri bisogni. Contrariamente ai semi, i quali possono conservarsi in perfetto stato anche per molti anni.

 

Lavorazione a mano

 

Estrazione dell'olio di argan tramite metodo meccanico

Dall'inizio degli anni '90, accanto alla produzione tradizionale dell'olio di argan, vanno sempre più affiancandosi metodologie di tipo industriale, che comportano l'utilizzo di presse meccaniche in grado di estrarre più efficacemente e velocemente l'olio dai semi. Il prodotto ottenuto da queste lavorazioni industriali non ha alcun tipo di contaminazione e può essere conservato molto più a lungo: si parla di 12-18 mesi, molto di più rispetto ai 3-6 mesi della lavorazione tradizionale. Questi metodi garantiscono materia prima di origine biologica certificata a prezzi contenuti. Grazie a questo metodo la resa è di circa 1 Litro di Olio per 2 Kg di mandorle lavorate. A questo olio non viene aggiunta l'acqua (altra differenza rispetto all'altro metodo) e quindi permette tempi di conservazione più lunghi, anche di due anni. Uno degli ultimi modelli di macchina può estrarre fino a 10 Litri ogni ora, contro le modeste quantità del metodo tradizionale.

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